venerdì 8 gennaio 2010

EVASIONI MILANESI

 Innocenti evasioni       
Via Priv della Bindellina                        
20155 Milano
tel 0233001882
   

http://www.innocentievasioni.com/
tommaso.arrigoni@innocentievasioni.com

Siamo ritornati a visitare un ristorante che gode di buona fama e che precedentemente ci aveva lasciati un poco perplessi. Taluni dubbi rimangono, ma nel complesso siamo rimasti abbastanza soddisfatti.
Il locale è molto gradevole, dotato di due sale, la più piccola certamente da preferire; s'affaccia su un giardino interno sorprendente, che dona al tutto un'aria vagamente orientaleggiante, quasi zen.
In cucina si trova Tommaso Arrigoni, giovane cuoco impegnato nel mettere a punto una propria filosofia culinaria, oltre che facente parte dell'associazione Jeunes Restaurateurs d'Europe; come tutti coloro che stanno sperimentando, è soggetto a discontinuità ed a balzi in avanti, ma ciò non compromette più di tanto il giudizio finale positivo.
Il servizio è puntuale e discreto, la carta dei vini non particolarmente ampia, ma espressione delle ricerche mirate ed appassionate di Tommaso.
Si può scegliere un menu degustazione piuttosto che le singole voci della carta, il tutto a prezzi equilibrati.

Abbiamo iniziato con un antipasto costituito da Cinghiale affumicato in casa, tortino di avena e castagne, citronette alle ciliege speziate; la dominante dolce si trasforma in una leggera nota piccante, il piatto sorprende, è equilibrato e ben dispone. Voto:  86/100 

Era novembre, perciò ci siamo lasciati tentare da una Crema autunnale, composta da porcini e patate, gnocchetti tirolesi alla maggiorana, sedano croccante; fa piacere ritrovare tutte le sensazioni dell'autunno nel piatto, ricco di profumi delicati con lunga persistenza aromatica di sottobosco; è una preparazione decisamente in equilibrio, sia per i sapori sia per il gradevole contrasto delle differenti consistenze, che comunicano piacevoli sensazioni tattili. Voto:  89/100

Abbiamo richiesto un assaggio di Riso Carnaroli "Acquerello" mantecato con zucca, soffice di Castelmagno ed amaretti sbriciolati; giustamente presentato non come un risotto, lascia perplessi per la consistenza, che s'avvicina ad una zuppa di riso per l'eccessiva consistenza liquida; il dolce, grazie agli amaretti, copre il castelmagno ed il risultato finale ricorda più una crema allo yogurt; a nostro parere si tratta di una preparazione da rivedere ampiamente. Voto:  79/100

A seguire, una Coscia d'anitra confit in olio extravergine di oliva, radici amare e pere glassate, salsa ai grani di senape; succulenta, aromatica, equilibrata, un insieme di sapori che s'integrano a vicenda senza essere stucchevoli. Voto: 87/100 

S'è chiusa la cena con la Barbajada soffiata,tortino alle banane e gelato alla vaniglia; un dolce ritorno ad un dessert pressocché dimenticato, eseguito perfettamente. Voto: 96/100 

I vini.

Come apertura, consigliatoci da Tommaso, lo Champagne Vincent Bliard Carte Noire; questo piccolo propriétaire récoltant segue i principi dell'agricoltura biologica per produrre un vino dall'accattivante colore oro pallido, dotato di profumi sottili ed eleganti, con equilibrati sentori di lieviti di qualità; delicato al palato, lievemente tannico, netta la bocca, che rimane asciutta; si nota la frutta matura, gli agrumi ed una punta di miele, che conferisce la leggera nota abboccata; non ha lunga persistenza, ma si fa ricordare per la freschezza e l'eleganza. Voto: 82/100

E' stata aperta poi una bottiglia di Chardonnay Terlano 1997; puro e cristallino, perfettamente maturato, equilibrato e ricco di profumi di frutta, tra le quali spicca soave la banana accompagnata dalla mela; un vino elegante, quasi austero, da portare come esempio di chardonnay prodotto nel rispetto delle caratetristiche del vitigno, senza alcuna forzatura, oggi tanto di moda. Voto: 88/100