lunedì 19 luglio 2010

CHAMPAGNE SUBMARINE

La notizia è ghiotta, per noi amanti delle bollicine: sono state ritrovate in fondo al mare, delle bottiglie di Champagne risalenti alla fine del 1700.
Riporto la notizia, così come è stata diffusa da AFP:

Helsinki, 18 lug. (Apcom) – Più di 30 bottiglie perfettamente conservate molto probabilmente di champagne Veuve Clicquot del 1780 circa sono state rinvenute da una squadra di sub al largodella Finlandia. Dopo più di due secoli nel mar Baltico, in condizioni di conservazione ideali – basse temperature e assenzadi luce – il prezioso nettare , “favoloso” secondo una enologa che lo ha assaggiato, in caso di conferma, diventerebbe il più vecchio champagne ancora bevibile nel mondo.
”Siamo in contatto con la Moet & Chandon e sono certi al 98% che si tratta di Veuve Clicquot”, ha dichiarato all’Afp Christian Ekstroem, capo della squadra che ha fatto la scoperta al largo delle isole Aaland, situate nel mar Baltico, a metà strada fra le coste svedesi e finlandesi. “C’è un’ancora sul tappo e mi dicono che sono i soli ad aver utilizzato questo simbolo” sullo Champagne, spiega Ekstroem. La scoperta è stata fatta il 6 luglio da Ekstroem e sei sub svedesi a 55 metri di profondita, nei pressi di un relitto.”La visibilità era molto scarsa, appena un metro. Non siamo riusciti a trovare il nome dell’imbarcazione, allora ho riportato in superficie una bottiglia per cercare una data”, racconta.”Secondo i nostri archivi, la bottiglia è del 1780 circa. Veuve Clicquot ha cominciato la sua produzione nel 1772, e le prime cuvée risalgono a circa dieci anni dopo. Quindi non possono risalire né a prima del 1782 né a dopo il 1788-89, gli anni della Rivoluzione francese in cui la produzione si è fermata completamente”, spiega ancora.
Le bottiglie sono in ottimo stato ma senza etichetta. "Il vino è assolutamente favoloso”, spiega all’Afp, Ella Gruessner Cromwell-Morgan, una enologa di Aaland alla quale Ekstroem ha chiesto di assaggiare il prezioso nettare dopo la sua scoperta.”Una pista seria è che si tratta di un dono del re Luigi XVI allo zar Pietro il Grande. Il produttore ha traccia di una spedizione che non è mai arrivata a destinazione”, spiega ancora.
Se data e provenienza saranno confermate, si tratterebbe del più vecchio champagne bevibile del mondo, un record attualmente detenuto da un Perrier-Jouet del 1825 degustato l’anno scorso da alcuni enologi in Gran Bretagna. 
Secondo l’esperta, il valore di ciascuna bottiglia è di circa 500.000 corone svedesi (53.000 euro) come prezzo di partenza per un’asta. “Ma se si tratta del vino di Luigi XVI, potrebbe superare diversi milioni”, dice l’enologa. (con fonte Afp)

Alcune considerazioni.
  • Invidio profondamente l'enologa che ha potuto assaggiare quel vino, che ha dichiarato  "Il colore dello champagne è oro scuro con un aroma molto intenso, ha un forte retrogusto di tabacco, di grappa, di frutti bianchi, quercia". Deve essere stata un'esperienza unica ed emozionante. Se potessi permettermelo, visto il prezzo, la farei volentieri.
  • L'enologa non è particolarmente ferrata in storia: infatti, Luigi XVI visse tra il 1754 ed il 1793, mentre Pietro il Grande tra il 1672 ed il 1725! Ho il sospetto che sia stato molto difficile che i due sovrani avessero rapporti diplomatici, per lo meno "normali".
Attendiamo ulteriori notizie da Veuve Clicquot.

Ma si direbbe che il mare riservi ulteriori sorprese;sembra che al ristorante dell'Hotel Ritz-Carlton di Mosca sia in vendita, alla modica cifra di circa 29 mila euro la bottiglia, uno Champagne Heidsieck & Co Monopole, ritrovato nel relitto della nave Jonkoping, affondata il 3 novembre del 1916 da un sottomarino tedesco U-22 al largo della costa finlandese. La barca svedese conteneva un carico di champagne, cognac e vini francesi, si stava dirigendo verso Rauma in Finlandia; da qui sarebbe partito per San Pietroburgo, dallo zar Nicola II. Il ritrovamento risale al 1997.