giovedì 4 ottobre 2012

BRUNO PAILLARD - NEC PLUS ULTRA 1999

Avevamo già scritto del capolavoro di Bruno Paillard qui, colpiti dalla cascata di sensazioni.

Ieri ci è stata offerta l'opportunità, ed il privilegio, di assaggiare la nuova annata posta in commercio, quella del 1999.
Innanzitutto, s'è verificata la conferma dei giudizi espressi a suo tempo, ma poiché la nevrosi della ricerca della perfezione è sempre in agguato e non si riesce, o non si vuole, tacitarla, ci armiamo di una potente lente d'ingrandimento per poter scovare non diciamo un pelo nell'uovo, ma una molecola del suddetto crine.
Morbido e potente, acidulo e raffinato, complesso e progressivo, vinoso e soave, eccetera eccetera.
La vendemmia del 1992 è stata eccezionale, quella del 1996 meno, a detta di Bruno Paillard, presente alla degustazione. "...e si sente!..." qualcuno dei presenti ha affermato, sicuro del fatto suo, dopo aver bevuto, non assaggiato!, in fretta in mezzo a tanta gente stipata in poco spazio e immerso in una certa confusione: converrete che erano le condizioni ideali per apprezzare le più minuscole sottigliezze.

Noi ci limitiamo a dire che è ancora troppo giovane, che necessita di qualche anno in più di riposo in bottiglia, ma che nonostante ciò rimane uno Champagne emozionante.

Ha evocato l'immagine di una molla compressa, pronta ad espandersi con misurata ma ineluttabile violenza.
Speriamo di tornare ad incontrarlo tra qualche anno per assaporarne l'evoluzione.