lunedì 20 maggio 2013

7 SAUTERNES

Entusiasmante, oltre che istruttiva, una serata di degustazione che ho guidato a Bologna: sette Sauternes di annate e produttori differenti assaggiati insieme a 120 persone.
In sequenza:

  • Château Rayne Vigneau 1er Grand Cru Classé 2007
  • Château Doisy Daëne (Barsac) 2006
  • Château Coutet (Barsac) 1er Grand Cru Classé 2003
  • Château De Malle 1996
  • Château D'Yquem Premier Cru Supérieur 1996
  • Château Rieussec 1er Grand Cru Classé 1996
  • Château Lafaurie Peyraguey 1er Grand Cru Classé 1987
Tutti d'alta classe, hanno fornito una panoramica abbastanza esaustiva della tipologia e delle sottili differenze dovute sia all'età sia ai terreni di provenienza.  Senza alcun dubbio alcuni erano ancora troppo giovani, ma hanno in ogni modo affascinato, come lo Château Rayne Vigneau 2007 e lo
Château Doisy Daëne 2006, nei quali la freschezza agrumata non era stata ancora affievolita ed arrotondata dal passare del tempo.
Château Coutet 2003 ha testimoniato le difficili condizioni climatiche dell'annata, che però sono state gestite con maestria, limitando le sensazioni "marmellatose" e salvaguardando le ancora percepibili note di gioventù.
Château De Malle 1996 è stato l'inizio del viaggio emozionale: pieno, grasso, burroso, profumato, equilibrato  in tutte le sue componenti, con quella nota di botrytis misurata che si ha solo nei grandi Sauternes.
Confrontare Château D'Yquem 1996 con Château Rieussec 1996 è stato interessante ed ha provocato un gradevole dibattito: Wine Spectator ha definito Rieussec come "miglior vino del mondo 1996", ma la stragrande maggioranza dei convenuti non è stata d'accordo, preferendo di gran lunga Yquem. Sono certo che non si sia trattato di una sorta di timore reverenziale, ma semplicemente di un'analisi approfondita e consapevole; la completezza e raffinatezza d'Yquem sono state schiaccianti.
Il finale con Château Lafaurie Peyraguey 1987 è stato il giusto coronamento di una sequenza che rimarrà nella memoria dei partecipanti.