domenica 12 maggio 2013

DUE ASSAGGI CON I FIOCCHI

Jean Vesselle, a Bouzy, Marne
    Oeil de Perdrix, Brut
Ritrovare un vecchio e cario amico: è questo lo stato d'animo quando s'apre una bottiglia d'un vino che s'è assaggiato tempo fa, del quale si sente la nostalgia, per continuare un discorso rimasto in sospeso.
Personalmente adoro gli Champagne rosati ottenuti da solo Pinot Noir, perché possiedono caratteristiche uniche che solo questo vitigno può generare.
Intanto il colore, rosa fragola, è entusiasmante, così brillante e vivo, pare che il liquido guizzi nel bicchiere e desideri uscirne. Poi lo accosti al naso e senti ondate di frutta di bosco e di fragoline selvatiche, seguite da una leggera spezia appena pungente; a seguire si manifesta dirompente la vinosità, che con eleganza ti prepara all'assaggio e ti fa pregustare sensazioni gradevoli. E così è. Freschissimo, brioso, esuberante e giovane, saporoso e sapido, con note amarognole ed agrumate perfettamente in equilibrio; la bocca rimane in bilico tra l'essere asciutta ed uniformemente spalmata di burro aromatizzato.
L'anidride carbonica è equilibrata, veicola con piacevolezza gli aromi e induce al sorriso, perché non si può che sorridere di piacere e di gioia per un amico ritrovato

I Clivi di Ferdinando Zanusso
    Clivi Galea 2004, Colli Orientali del Friuli Doc
Dall'omonima vigna vecchia di 40 anni ed oltre, un Tocai di tutto rispetto, dalla vita lunga e serena.
Vinificato solo in acciaio, riposa per almeno due anni sulle fecce ed il resto in bottiglia: questo ha sulle spalle più di sei anni d'affinamento.
Senza ombra di dubbio si può affermare che questa magnum racchiudeva la quintessenza del Tocai: il vino entra in bocca con violenza e potenza, si sviluppa sontuosamente e prende possesso di tutti i sensi. Alcol rotondo e morbido, pastoso sulla lingua, profumato d'anice stellata e di finocchietto selvatico, carico di frutta tropicale e di mandorla fresca; quest'ultima permane a lungo e si sposa con piacere all'acidità che ricorda gli agrumi canditi.