mercoledì 21 maggio 2008

" IL " SAUVIGNON

Il 19 maggio presso la Sede di Milano dell'ONAV, nell'ambito di una rassegna dei vini del Collio Sloveno, ho fatto un incontro entusiasmante: ho assaggiato un Sauvignon che mi ha sbalordito e fatto tornare indietro con la memoria, quando tanto tempo fa scoprii quest'uva e ne rimasi affascinato.


Una varietà aromatica che traccia un solco tra coloro che l'amano e quelli che non la sopportano; i primi diventano automaticamente soci di un club diffuso in tutto il mondo che, quasi come cospiratori, si scambiano sottobanco indirizzi e nomi di etichette, arrivando a regalare sguardi di commiserazione a chi non l'apprezza! Lo confesso: sono uno di questi, però sono tollerante verso chi non la pensa come me!

La bottiglia che mi colpito è Sauvignon Blanc 2006 di Kocijančič Zanut, produttore a Dobrovo v Brdih, in Slovenia. Borut Kocijančič è un tipo simpatico, che ti spiega come fa a produrre i suoi gioielli e che confessa "il mio ufficio è il trattore": questa frase felice ti fa capire tutto!



Apprezzi il colore giallo paglierino-oro con riflessi verdolini e porti il bicchiere al naso: già da parecchi centimetri percepisci la fragranza dirompente del vino; ne sei affascinato e ti soffermi per assaporare tutto quello che in rapida sequenza fuoriesce.

Il fiore di sambuco accompagnato dalle foglie del bosso t'aggredisce e rende immediatamente riconoscibile l'uva d'origine; poi percepisci una quantità impressionante di spezie, che comprendono pepe nero e rosso, noce moscata, peperoncino essicato, curry; le note balsamiche sono avvolgenti e ben identificate: basilico, rosmarino, foglie di pomodoro e di peperone, salvia; poi è la volta dei frutti, tra i quali spiccano l'albicocca, l'ananas, la pesca.

Tutte queste sensazioni si ripropongono in bocca, alle quali si aggiungono la nota dolce del miele ed una sottile vena amarognola, che, unita alla deliziosa acidità agrumata, aumenta, se non corona, l'aspetto elegante del tutto, nonostante l'impressionante potenza.

I fuochi d'artificio che ti sono esplosi in bocca si spengono lentamente, grazie ad una lunga e gradevolissima persistenza; alla fine, t'accorgi delle lievi note tanniche, che hanno lasciato il cavo orale netto e setoso.

Terminata la degustazione, rimani rapito ed estasiato, totalmente coinvolto da un vino che da tempo, troppo, aspettavi.

Valutazione: 92/100

Alcune note tecniche:

  • uva Sauvignon Blanc 100%, vendemmia settembrina di grappoli ben maturi,
  • macerazione a freddo per 24 ore, pressatura e fermentazione in acciaio inox per 30-35 giorni a 18°C,
  • maturazione per 11 mesi in inox e successivo imbottigliamento,
  • 13,5 % alcol.

La cantina propone altri vini, tra i quali ho apprezzato:

  • Rebula 2006, da uve Ribolla, setoso, verde, fresco e secco, non molto profumato. 80/100
  • Jama 2006, ottenuto con uva Tocai, qui nella versione semisecca, dalle note tipiche del vitigno. 82/100
  • Merlot Berjač 2003, vivo, ancora giovane, molto tipico e beverino, con una buona previsione di durata nel tempo. 85/100

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