giovedì 27 giugno 2013

BOLLICINE DI FRANCIACORTA

Foto Fabio Cattabiani per Consorzio Franciacorta
Ho avuto l'opportunità di partecipare di nuovo alle commissioni che selezionano i Franciacorta per una guida ai vini.
Mi piace riportare alcune considerazioni, condivise dagli altri degustatori.
Sono state aperte circa 300 bottiglie  in forma del tutto anonima delle tipologie Brut, Riserva, Millesimato, Satèn, Rosato.
Si direbbe che i Brut, anche nella versione Riserva, abbiano subìto una lieve perdita di finezza e non abbiano le qualità alle quali ci avevano abituati; un diffuso eccesso d'acidità citrina ha accompagnato strutture non entusiasmanti, spesso rese precarie da presenze imbarazzanti di anidride carbonica.
In tutta sincerità, risulta difficile comprendere perché non siano stati curati maggiormente, dal momento che costituiscono il biglietto da visita del Franciacorta, tenendo conto del prezzo al pubblico e della larga disponibilità nei punti di vendita, sia che si tratti di enoteche sia della GDO; ritengo che sia una scelta di mercato opinabile spingere in tal modo all'acquisto dei millesimati, che in genere sono apprezzati maggiormente dai consumatori evoluti. Millesimati che costituiscono una porzione limitata della produzione franciacortina e che spesso sono offerti a prezzi di tutto rispetto.
Il Satèn deve ancora trovare la propria identità: ogni produttore lo interpreta a modo suo - e ciò è non solo un bene ma è anche auspicabile - ma manca un'immagine d'insieme che lo caratterizzi, che confermi i motivi della sua nascita anni fa, che, in definitiva, rassicuri il pubblico. Spiace dover ricordare con nostalgia i blanc des blancs di un tempo, così croccanti e delicati, sottili ed appaganti.
Diascorso analogo può essere fatto per la tipologia rosato, ove la presenza del Pinot Nero è stato arduo individuare, sia per certi colori improbabili sia per le sensazioni organolettiche.
In conclusione, si può affermare che le delusioni sono state più numerose dei momenti di puro entusiasmo,  appannaggio di poche Aziende
che si sono confermate nel tempo costanti e di alto livello.
Però, tutto ciò non deve far disperare, perché certamente la Franciacorta saprà ritornare agli antichi fasti, magari tenendo in maggior considerazione il ruolo guida che si è data.

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