martedì 22 ottobre 2013

ENGLISH SPARKLING WINES

Per gentile concessione Consorzio Franciacorta
Si prenda un Consorzio che raggruppa ottimi e famosi, se non blasonati, produttori di bollicine, il Presidente del quale odia questo termine; si ospiti un "guru" delle suddette bollicine che parla solo la sua lingua, l'inglese; si pongano in degustazione dieci bottiglie importate dal Regno Unito; si mescoli il tutto, aggiungendo circa cento persone e si avrà l'evento "Franciacorta ospita Tom Stevenson e i migliori English Sparkling Wines", tenutosi il 15 ottobre scorso nella stupenda cornice del Relais Mirabella .

Esperienza interessante, arricchita dallo scambio d'idee e impressioni con Daniela Guiducci e Mario Falcetti, enologo eccelso, "papà" di Quadra. 
A fronte di un assaggio di qualche mese fa, mi sento d'affermare che ci sia di meglio nel panorama inglese e che la scelta poteva essere più felice. Avrei usato un altro termine, ma l'educazione me lo impedisce... Così va il mondo, anzi, scivola.
In generale, i vini avevano acidità talvolta devastanti accompagnate da corpi esili e profumi spesso latenti. Di seguito le sintetiche note, scarne forse, ma essenziali.
1.
Nyetimber 2009-Classic Cuvée
Acidità 7,8 - Malolattica sì - Legno no - Zucchero 9 gr/l
33% Chardonnay, 26% Pinot Noir, 19% Meunier
Sboccatura aprile 2013
Profumi netti, non molto fruttatii. Acidità non eccessiva, marcata presenza in bocca dei lieviti, la lqueur ha in parte moderato l'acidità.
2.
Nyetimber 2009 Tillington Single Vineyard
Acidità 8,2 - Malolattica sì - Legno no - Zucchero 10 gr/l
21% Chardonnay, 79% Pinot Noir
Sboccatura maggio 2013
Anidride carbonica esuberante, poco corpo, accettabile acidità, belle sensazioni fruttate e citrine.
3.
Plumpton NV The Dean Brut
Acidità 8,2 - Malolattica si - Zucchero 10 gr/l
33% Chardonnay, 54% Pinot Noir, 13% Meunier
Sboccatura luglio 2013
Acidità ed acidità, bollicine esuberanti; Magro con profumi limitati anche se gradevoli; meglio al naso che alla bocca.
4.
Camel Valley 2011 Pinot Noir Rosé
Acidità 6,5 - Malolattica sì - Zucchero 10 gr/l
100% Pinot Noir
Sboccatura luglio 2013
Ha colore entusiasmante, brillante e lucido. Elegante al naso con nette citazioni di frutti, anche rossi, appena speziato, piacevolmente vinoso. Di medio corpo, offre un buon finale, quasi morbido con acidità controllata e piacevole.
Il migliore della batteria.
5.
Ridgeview 2009 Victoria Rosé
Acidità 7,2 - Malolattica sì - Zucchero 10 gr/l
37% Pinot Noir, 63% Chardonnay
Sboccatura dicembre 2012
Non molto pulito al naso, caramelloso e stucchevole per il residuo zuccherino, senz'anima.
6.
Herbert Hall 2010
Acidità 6,8 - Malolattica sì - Legno 20% - Zucchero 12 gr/l
40% Chardonnay, 30% Pinot Noir, 30% Meunier
Sboccatura aprile 2013
Acidità eccessiva anche se gradevole al gusto; Pochi profumi e poco corpo.
7.
Henners 2009 Vintage 
Acidità 8,7 - Malolattica sì - Legno 5% - Zucchero 10 gr/l
34% Chardonnay, 33% Pinot Noir, 33% Meunier
Sboccatura maggio 2013
Equilibrato, elegante, abbastanza fine; lieviti presenti ma piacevoli, corpo medio, gradevole nel complesso.
8.
Hambledon 2010 Mill Down
Acidità 6,9 - Malolattica sì - Legno no - Zucchero 10 gr/l
Sboccatura febbraio 2013
Netti e gradevoli sentori di pera williams matura, appena ossidata; abbastanza ricco e fruttato, sapido e scorrevole.
Tra i migliori della batteria
9.
Hambledon NV Première Cuvée
Acidità 8,5 - Malolattica sì - Legno 10% - Zucchero 8,5 gr/l
Sboccatura luglio 2013
Profumi di pera ossidata sia la naso sia alla bocca, abbastanza complesso, equilibrata l'acidità, corpo esile ma presente.
Tra i migliori della batteria
10.
Hattingley 2010 Kings Cuvée
Acidità 8,1 - Malolattica sì - Legno 100% - Zucchero 10 gr/l
Sboccatura luglio 2013
Nettamente percepibile la piccola botte, che non disturba più di tanto; rappresenta uno stile un poco "vecchio" del metodo classico, è abbastanza complesso, può avere interessanti sviluppi in futuro.
Tra i migliori della batteria

In conclusione, non rimane che suggerire ai produttori inglesi di fare tesoro dell'esperienza secolare dei Francesi ed applicare l'uso dei vini di riserva per "correggere" il vino finale. Sembra che ciò non sia ancora possibile perché si sono dedicati a questa produzione da poco tempo...
Fiduciosi, aspettiamo e continuiamo a bere qualcosa d'altro, pur riconoscendo le loro buone intenzioni ed i progressi fatti.
So che la frase sarà criticata a parole, ma condivisa nell'intimo: certe cose perché non s'ha coraggio d'esprimere?

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