venerdì 22 febbraio 2008

7 PASSITI DEL SUD ITALIA

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Oggi, 22 febbraio, ho guidato una degustazione per gli Assaggiatori ONAV dedicata ai "passiti del sole".
Si è trattato di una rassegna abbastanza significativa, che ci ha dato la possibilità di verificare lo stato dell'arte della produzione.
Sono stati proposti nel seguente ordine; sono riportati i punteggi assegnati secondo la scheda Onav:

1- Pierale, Moscato 2006 Igt Puglia di Leone De Castris: sottile, ritroso nel manifestarsi, le caratteristiche tipiche del vitigno in evidenza; magro di corpo, con acidità spiccata, privo di rotondità e leggermente disarmonico; promette molto al naso, ma in bocca delude. 77/100.

2-Diamante 2005, Sicilia Igt di Tasca d'Almerita: da uve moscato e traminer aromatico, è il risultato di sperimentazioni iniziate alla fine del 1900; il risultato è interessante, le note pervasive del traminer fuoriescono prepotenti, mescolate a quelle timide del moscato; all'assaggio delude, perché del traminer rimangono pochi ricordi; abbastanza fresco, non stucchevole, di medio corpo. Forse necessita di ulteriori affinamenti nella produzione. 80/100.

3-L'Autentica 2005, Basilicata Igt di Le Cantine del Notaio: uve moscato e malvasia coltivate sui terreni vulcanici del Vulture danno un vino curioso, di buona fattura, intrigante e beverino; è gradevole la fusione delle differenti aromaticità delle due uve, che si completano a vicenda; agrumato e fresco, mielato e appena caramellato, con ricordi di pasta di mandorle, balsamico e speziato, sapido e minerale; di buon corpo e di media persistenza. 85/100.

4-Donna Jolanda 2003, Girò di Cagliari Doc di Meloni: da un uva coltivata solo in provincia di Cagliari in seguito all'invasione filosserica, un vino che procede sulla lama di un rasoio, poiché le sue componenti sono in sottile equilibrio; dolce ma non stucchevole, elegantemente tannico, balsamico e fresco, vinoso e sulla via di arrotondarsi ulteriormente; di medio corpo, i ricordi di ciliegia sotto spirito accompagnano a lungo e regalano sensazioni amaricanti. 88/100.

5-Don Nuzzo 2006, Moscato di Siracusa Doc di Giulino: vino antico, le origini del quale risalgono al VII secolo a.C.; ricco, pastoso, aromatico, fresco, fruttato; fichi secchi, datteri e buccia d'arancia convivono con il netto profumo della zagara; in bocca è soave e complesso, di lunga persistenza, mielato con netta presenza di frutta candita e tropicale; affiorano note di cioccolato e di caffè che aumentano e completano la complessità. 91/100.

6-Malvasia delle Lipari Passito 2005 Doc di Hauner: è inevitabile andare a rivedere i ricordi di quello che era questo vino venti anni fa e confrontare con quello che è oggi; manca la mediterranea aromaticità della malvasia di Salina, della quale ha conservato solo la mineralità; i frutti stramaturi sono appena accennati, non si riesce a percepire il fico d'india, che era uno dei capisaldi di questo vino; in un corpo abbastanza sottile, la presenza degli agrumi e delle erbe balsamiche si fanno sentire, ma senza quell'elegante prepotenza che ci rammentavamo. 83/100.

7-Mueggen, Passito di Pantelleria 2005 Doc di Murana: il sole del Mediterraneo in bottiglia! Ricco, elegante, soave ed avvolgente, equilibrato, coinvolgente; miele e uva passa, fichi secchi ripieni di mandorla, datteri maturi, balsamico, fresco, pastoso; i lievi tannini ricordano quelli del te, uniti a note minerali ed alla sapidità entusiasmante. Un vino che si può definire ancestrale, che ha le proprie origini nella storia antica del nostro Paese. 96/100.

In conclusione, una serata che ha riservato sorprese, delusioni e rassicuranti conferme.

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