A PROPOSITO DI BRUNELLO
Sulle notizie relative alle presunte irregolarità, chiamiamole così!, riscontrate dalla magistratura relative alla produzione e messa in commercio del Brunello di Montalcino si è scritto molto, e si scrive tuttora.
Desidero solo aggiungere alle tante, e discordanti, opinioni che ho letto sulla stampa e sui diversi blog alcune riflessioni personali.
Sono del parere che questi fatti NON genereranno danni più di tanto, ma, anzi, rafforzeranno l'immagine di uno dei vini italiani più noti nel mondo, perché si è dimostrato che i controlli funzionano e che si ha avuto il coraggio di attaccare un mostro sacro dell'enologia.
Non c'è dubbio che il disciplinare debba essere reso ancora più restrittivo al fine di selezionare con maggior rigore i prodotti, ma mi sembra che tutto ciò sia un buon segnale.
Concludo ricordando che presso gli addetti ai lavori dotati di buone capacità degustative da tempo era sorto il dubbio, se non la certezza, che qualcosa non andava per il verso giusto; casomai, dovremmo fare un mea culpa perché le nostre analisi non sono state sufficientemente numerose, gridate, ascoltate; forse siamo stati anche noi un poco intimoriti dal nome Brunello.
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