mercoledì 7 gennaio 2009

FRANKESTEIN WINE?

La fantasia, per non usare altre espressioni che potrebbero risultare offensive, non ha limiti, anche quando è applicata al vino!

Dopo la trovata del "vin de merde", dalla Cina arriva la notizia che un ricercatore, ma di che cosa?, ha sperimentato un sistema per "invecchiare" artificialmente il vino.


Come riportato da Emanuela Di Pasqua sul Corriere della Sera del 19 dicembre, sembra che facendo attraversare il vino da potenti scariche elettriche si verifichino delle modifiche tali da accelerare i normali, lunghi affinamenti, che solo il tempo può generare.


Lo squallore dell'evento è tale che non è necessario aggiungere altro! L'idea che si possa lavorare il vino in totale dispregio dei millenni di storia che ha alle spalle è non solo raccapricciante, ma va assolutamente condannata. Stupisce, forse, che tale pratica sia stata proposta in un Paese che ha storia millenaria e che ripropone stilemi antichi di secoli, considerandoli giusti ed indispensabili al mantenimento delle proprie radici culturali.

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