giovedì 20 maggio 2010

UN SESTO SAPORE?

Ho trovato un interessante articolo che potrebbe ampliare, se non rivoluzionare, le conoscenze e le convinzioni circa i sapori.
Lo riporto integralmente, come è stato pubblicato da Comunicati-Stampa.Net
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Il sesto gusto
Ma quanti sono i gusti? Una ricerca australiana scompiglia le certezze acquisite.
Fino agli inizi del secolo scorso (1908) la scienza riconosceva ufficialmente solamente quattro gusti fondamentali percepiti dai recettori della lingua: dolce, salato, amaro e acido (o aspro).
La classificazione però, molto non teneva in considerazione quanto invece era esperienza comune nei territori d'oriente, cioè la capacità di quel popolo di percepire un quinto gusto fondamentale: l'umami.
Si deve così al giapponese Kikunae Ikeda, già dal 1908, la scoperta e la successiva definizione, universalmente riconosciuta, dell'umami, tipica dei cibi ricchi di proteine e caratterizzata da un gusto sapido, derivante dalla presenza di composti simili al Glutammato monosodico (comune dado da brodo).
Ma questa tarda ad essere accettata nel mondo occidentale, al punto che ancora oggi, nei testi di fisiologia umana, continua ad essere taciuta la definizione di questo quinto, per nulla misterioso, gusto.
A scompigliare certezze fin qui acquisite ecco che all'Università Deakin di Melbourne (Australia) un gruppo di scienziati guidati dal Dr Russell Keast e da Jessica Stewart, in collaborazione con colleghi dell'Università di Adelaide, CSIRO, e Massey University (Nuova Zelanda), ha individuato un sesto sapore, da aggiungere ai noti dolce, salato, amaro, acido e umami, quello del grasso.
La scoperta del gusto di grassi potrebbe essere la chiave per ridurre l'obesità.
Usando una serie di esperimenti di assaggio dei sapori, i ricercatori dell’Università australiana hanno concluso - come riporta una notizia d'agenzia - che gli esseri umani identificano il gusto del grasso dalla sua composizione chimica, non dalla sua consistenza.
Le persone coinvolte inizialmente nella ricerca, anche se con diversi gradi di sensibilità, hanno riconosciuto una vasta gamma di acidi grassi che si trovano comunemente negli alimenti - tra cui l'acido oleico e linoleico tipici dell'olio extravergine di oliva - in bevande al flavour di latte.
La prova successiva ha poi dimostrato come la differente sensibilità al gusto del grasso fosse collegata al peso corporeo delle volontarie , un'individuazione in grado di aiutare la lotta contro l'obesità.
Abbiamo scoperto che le persone sensibili ai grassi alimentari, in grado di riconoscere il gusto del grasso a concentrazioni molto basse, finiscono per mangiare meno cibi ipercalorici rispetto a quelle insensibili, spiega Keast, e abbiamo visto anche che le prime hanno un indice di massa corporea inferiore alle seconde. Ora siamo interessati a capire perché alcune persone sono sensibili ed altre no, in modo che si possa aiutare le persone a ridurre il loro apporto di grassi e sviluppare nuovi alimenti a basso tenore di grassi.
La recente scoperta, riferiscono alcuni medici nutrizionisti, potrebbe aiutare a contrastare l'epidemia di obesità ed aprire la strada alla produzione di alimenti anti-obesità, dal sapore più accattivante, che ingannino l’organismo, dando la sensazione di aver soddisfatto la voglia di cibo grasso.
Dr Antonio G. Lauro
Bibliografia:
Jessica E. Stewart, Christine Feinle-Bisset, Matthew Golding, Conor Delahunty, Peter M. Clifton and Russell S. J. Keast. Oral sensitivity to fatty acids food consumption and BMI in human subjects. British Journal of Nutrition, 2010.

mercoledì 12 maggio 2010

UN FELICE RITORNO

Ristorante Villa Crespi
Via Fava, 18, 28016 Orta San Giulio (No)
Tel +39 0322 911902


Siamo tornati a trovare un caro amico, Antonio Cannavacciuolo di Villa Crespi, Orta san Giulio.
Avevamo già avuto un “incontro ravvicinato” con la sua cucina e questa seconda visita non ha fatto che confermare l’ammirazione e l’apprezzamento già espressi.
Quella di Antonio è una cucina viva, si anima in bocca per esprimere nuove e rinnovate sensazioni e sopiti ricordi.
Dopo alcuni stuzzichini delicati serviti nel salotto sorseggiando uno Champagne - vedi più oltre - siamo passati in una delle sale di questo palazzo orientaleggiante, frutto della fantasia sfrenata e dei ricordi di viaggio dell’antico proprietario.
Ci siamo affidati alle scelte di Cannavacciuolo e ci sono state portate le seguenti preparazioni.

Lumachine dell’Ossola con burro alle erbe e crema all’aglio dolce di Vessalico. Le lumache sono caratterizzate dalla spiccata mineralità e dalla consistenza gommosa, che può non piacere: in questo caso sono sorprendentemente secche e croccanti, minerali e profumate, gustose ed equilibrate; la presenza del lieve aglio aumenta la soavità e completa il panorama gustativo. Voto:  90/100

Sformatino di carciofi con gamberi rossi di Sicilia e crema di uovo di Parisi. Che dire della crema di carciofi, se non che è delicata e soave, satura dei sapori del vegetale? unendovi l’uovo, così ricco e saporoso, s’ottiene un altro piatto, che si trasforma ancora quando s’aggiunge il gambero: il piatto si completa piano piano, s’evolve in bocca. Anche le sensazioni tattili sono soddisfatte: al morbido appena pastoso dello sformatino s’aggiungono la liquidità dell’uovo e la leggera resistenza succulenta del gambero, chiuse dalla nota croccante del ciuffetto di carciofo saltato.
Voto:  95/100

Spiedino di cappesante e scampi con cipollotti profumati al limone con centrifugato di mela verde e sedano rapa. Delicato e fresco, ben concepito, lava la bocca, prepara ad altre esperienze, senza suscitare particolari emozioni. Voto:  86/100

Insalata liquida di riccia, stracciatella di bufala, scampo, trucioli di pane e acciughe. Piatto dal raro equilibrio, unisce sapori contrastanti per fonderli in un’unico messaggio gustativo; una creazione che non stanca e che fa della leggerezza saporosa il suo maggior pregio: Voto:  93/100

Ravioli del plin con ripieno di coniglio grigio di Carmagnola con totani scottati e funghi spugnoli. Molto gradevole e dal gusto delicato il ripieno, avvolto nella sfoglia sottile e saporosa; il sugo di funghi conferisce note aromatiche molto interessanti ed abbastanza intense; la presenza dei totani scottati, che potrebbe apparire pleonastica, aggiunge una sfumatura marina impercettibile che completa il piatto. Voto:  92/100

Paste mischiate di Gragnano con crema di fagioli e frutti di mare: Una classica preparazione partenopea perfettamente interpretata, disarmante nella sua apparente semplicità. Voto: 92/100

Ricciola con crema di baccalà, burrata ed asparagi di mare. Si materializza in bocca il mare! La sapiente cottura esalta le caratteristiche organolettiche dei pesci, esaltate dalla salicornia - asparago di mare -, così ricca di sali ed aromi salmastri. Di nuovo, si possono individuare i singoli sapori, che si fondono tra loro per comunicare nuove sensazioni ed offrire un gusto globale, equilibrato e ricco; stupisce la capacità della burrata di fare da legante ed al contempo d’esaltare le note aromatiche. Voto:  95/100

Piccione in casoeula con scaloppa di fegato grasso, polpettine di grano saraceno e fondo di casoeula. Carne succulenta appena scottata esternamente - grazie Maillard! - gustosa e ricca di sapori antichi; lo sposalizio con il fegato grasso è felice, aggiungendo morbidezza ed untuosità alla carne decisamente priva di grassi; le piccole polpette aggiungono la ruvidezza ad una preparazione decisamente morbida. Voto:  96/100

I dessert sono un altro punto qualificante dell’arte di Cannavacciuolo, con frequenti riferimenti alle sua origini del Sud; sono rivisitati con sapienza e testimoniano la profonda cultura, non solo culinaria, del cuoco e del pasticcere.
Abbiamo gustato con piacere il Cannolo di ananas ripieno di cioccolato bianco con frutto della passione. Sapori contrastanti che appaiono violenti, per poi rivelarsi delicati e coinvolgenti.
Indimenticabili, poi, i piccoli assaggi di pasticcini, tra i quali primeggiano i minuscoli babà, tentazioni irresistibili. Voto:  96/100

I vini.

Champagne Paul Goerg Premier Cru
Si tratta di un blanc de blanc da aperitivo, abbastanza profumato con leggera presenza dei lieviti. Secco, mediamente citrino, con sentori di albicocca e pesca mature, dal corpo magro, quasi piatto; presenta un eccesso di anidride carbonica, che può essere fastidioso. Semplice e beverino, anche se il finale dolciastro lascia la bocca grassa, impastata. Voto:  80/100

Champagne Benoit Lahaye Prestige
Un Blanc de noir di classe, dal colore dorato, con profumi finissimi ed insinuanti. Ricco di frutta matura con inaspettata presenza del dattero, floreale con accenni a fiori di campo e camomilla. In bocca è entusiasmante per la secchezza e la suntuosità; citrino e minerale, sottile e complesso, molto equilibrato con anidride carbonica rispettosa,. Voto:  92/100

Sauvignon 1991 Gravner
Testimone del lungo e sofferto percorso di Josko Gravner, questo sauvignon si presenta ricco, complesso, fruttato, felice premessa a quello che sarà il passo successivo, e forse definitivo: l’anfora.
I caratteri originali del vino sono salvaguardati e, c’è bisogno di dirlo?, enfatizzati, ma senza divenire invadenti. Porti il bicchiere al anso e percepisci il profumo del cacao, dei fiori della calla, del caffé e della menta. Netta la presenza minerale unita ad un certo non so che di salmastro. La nota alcolica è a tratti prevalente e copre l’effluvio di sensazioni, ma è un peccatuccio veniale: Un vino in definitiva morbido ed aggressivo, apparentemente senza tannini. Voto:  92/100

Pinot Grigio 1988 Gravner
Il vino ha perso le proprie caratetristiche! Risulta magro, smontato, privo di carattere; è alla fine del viale del tramonto. Voto:  nc

Con i dessert abbiamo aperto un A.O.C. Blanquette Méthode Ancestrale - Vergnes di Domain de Martinolles, Sain Hilaire, Languedoc
Un vino che ha una lunga storia, essendo stato messo a punto nel lontano 1531, come riferisce il sito dell’Azienda. Vino immediato, semplice, dolce ma non troppo, mosso, con gradevoli sapori dell’uva Mauzac, qui impiegata in purezza. Voto:  80/100

giovedì 6 maggio 2010

COLPO DI FULMINE

Devo ammetterlo: anche se mi sforzo di essere il più possibile asettico nell'esprimere valutazioni sui vini e l'arte dei fornelli - ma qualcuno sostiene che sono diventato "cattivo" - talvolta mi capita di subire un improvviso ed inatteso innamoramento.
Sempre, però, motivato da analisi obiettive.
M'è capitato negli ultimi tre giorni, quando per puro caso ho assaggiato, tenendo due differenti lezioni, il Primitivo di Manduria Sessantanni 2005 di Feudi di San Marzano; il nome fa riferimento all'età delle piante.

Già il colore è entusiasmante, così fitto da essere opaco, senza alcun cedimento di colore: l'unghia conserva sfumature purpuree.
Poi, a bicchiere fermo giungono al naso profumi sottili, eleganti, amalgamati, apparentemente inestricabili; ma lo sconcerto, se così si può definire, è breve, poiché lentamente si dipanano e diventano identificabili; si riconoscono la mora e la ciliegia mature, il pepe, la noce moscata ed il chiodo di garofano, la vaniglia speziata dalla cannella, il cacao, il caffé, il te; note fresche ricordano il rosmarino ed i fili d'erba, si sposano con nette sensazioni vinose.
Inevitabile l'assaggio curioso, per cercare di capire meglio, approfondire la conoscenza, sperando di rimanere stupiti: puntualmente accade.
Entra in bocca suntuoso per poi sciogliersi in tanti rivoli autonomi, ognuno dei quali regala piacevoli sensazioni; colpisce l'ottima rispondenza naso-bocca: tutto quello che s'è presentato all'olfatto è confermato, se non ampliato, con il delicato sottofondo della presenza discreta del legno e dei tannini nobili che lasciano la bocca vellutata e setosa.
Il corpo è equilibrato, così come l'alcolicità, che è di 14,5 gradi alcolici; conserva una misurata acidità, che rende beverino questo vino dal raro equilibrio. Voto: 87/100

Riporto, per completare l'informazione, la scheda ufficiale del vino, ripresa dal sito dell'Azienda.

Vitigni: Primitivo
Densità d'impianto: 5000 alberelli per ettaro
Zona di produzione: vigneti selezionati nel territorio del comune di San Marzano, località Neviera e Casa Rossa. I suoli sono costituiti dalle terre rosse residuali, a tessitura fine e generalmente con substrato calcareo e radi affioramenti rocciosi. La famosa tinta rossa di questi suoli deriva da un'intensa presenza di ossidi di ferro. I valori termici caratterizzano un ambiente piuttosto caldo, con piovosità annua molto bassa e escursioni termiche molto elevate, condizione questa che ha una benefica influenza sulla qualità delle uve. E'questa la zona classica di produzione della d.o.c. Primitivo di Manduria
Epoca di vendemmia: seconda metà di agosto, inizio di settembre
Vinificazione: raccolta: a mano, in piccoli tini. Macerazione : 18 giorni sull' 80 % della massa, 25 giorni sul 20 % (con lieviti indigeni selezionati in vigna su materiale scelto di diverso tipo). Fermentazione a temperatura controllata a 24-26° C
Affinamento: 6 mesi in barriques di rovere francese

martedì 4 maggio 2010

RICE ART

 
L'Italia dà un calcio agli OGM del riso. Risaia nel Parco del Ticino (foto Greenpace)
Anche se si tratta di un argomento estraneo allo spirito di questo blog, mi piace riportare alcune immagini di "Rice Art".
Sono interventi realizzati in risaie al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica ed i goversi circa l'uso degli OGM.
Per ulteriori informazioni, tra i tanti, esiste un sito che dedica spazio all'argomento.

Le seguenti foto sono relative alla Tailandia (fonte Ansa)

lunedì 3 maggio 2010

CONCORSO MONDIALE DI BRUXELLES 2010

Si è concluso il 25 aprile il Concorso Mondiale di Bruxelles 2010, tenutosi quest'anno a Palermo.

La presenza di etichette è stata invero massiccia ed ha messo a dura prova i 275 giudici, che hanno dovuto assaggiare e giudicare 6.624 vini e 340 alcolici in rappresentanza di 40 nazioni.
La lettura dei risultati induce a riflettere:
I risultati finali parlano della grossa affermazione della Francia (2.277 etichette, premiate 606), seguita dalla Spagna (1.394 etichette, premiate 378)e dall'Italia (949 etichette, premiate 228).

Sono state assegnate 71 Gran Medaglie d'Oro, 747 Medaglie d'Oro e 1.224 Medaglie d'Argento.
Analizzando i risultati, salta agli occhi che la percentuale dei premiati è intorno al 25% dei prodotti presentati, che rappresenta un'attendibile "fotografia" della realtà.

Quello che stupisce, per rimanere in ambito italiano, è il risultato raggiunto dalla nostra enologia, suddiviso per regione. In assenza, per ora, dell'elenco dei vini e distillati presentati, che deduzioni si possono fare quando la Sicilia ha ottenuto 77 medaglie, stracciando tutte le altre regioni?
Impressionante salto qualitativo, iper partecipazione, stanchezza dei degustatori, omaggio all'ospite, altro?

Non desidero essere polemico e tantomeno fare della facile "dietrologia", ma lascio che i numeri parlino: ognuno sarà libero di trarre le conclusioni che vorrà.

MEDAGLIERE GENERALE

Argento Oro Gran Medaglia Oro Totale
FRANCIA 401 191 14 606
SPAGNA 225 136 17 378
ITALIA 134 89 5 228
PORTOGALLO 107 65 5 177
CILE 80 68 10 158
SUDAFRICA 45 33 2 80
SVIZZERA 35 33 1 69
GRECIA 40 24 2 66
AUSTRALIA 19 20 3 42
ARGENTINA 11 20 1 32
LUSSEMBURGO 24 6 1 31
REP. CECA 13 8 0 21
CANADA 7 7 0 14
MESSICO 8 5 1 14
MARTINICA 7 3 1 11
TURCHIA 6 4 1 11
BELGIO 6 3 0 9
BULGARIA 3 4 1 8
CINA 4 3 0 7
PERU' 3 3 1 7
ROMANIA 2 5 0 7
SLOVENIA 2 5 0 7
USA 5 1 0 6
SLOVACCHIA 4 2 0 6
TUNISIA 3 3 0 6
GERMANIA 4 1 0 5
AUSTRIA 4 0 0 4
UNGHERIA 4 0 0 4
LIBANO 3 1 0 4
REGNO UNITO 2 2 0 4
BRASILE 2 1 0 3
URUGUAY 1 0 2 3
TAIWAN 2 0 0 2
BARBADOS 0 1 0 1
BOLIVIA 0 0 1 1
CROAZIA 1 0 0 1
SCOZIA 1 0 0 1
RUSSIA 1 0 0 1
GEORGIA 1 0 0 1
GUADALUPA 1 0 0 1
MAROCCO 1 0 0 1
MAURITIUS 1 0 0 1
POLONIA 0 1 0 1
SERBIA 1 0 0 1
VENEZUELA 0 1 0 1
TOTALI 1224 747 71 2042

MEDAGLIERE ITALIA

Argento Oro Gran Medaglia Oro Totale
SICILIA 51 25 1 77
VENETO 24 17 0 41
TOSCANA 18 10 0 28
ABRUZZO 12 11 0 23
PUGLIA 9 9 1 19
SARDEGNA 5 2 0 7
MARCHE 2 3 0 5
TRENTINO-A.A. 1 3 1 5
CALABRIA 2 1 1 4
FRIULI-VEN.GIU. 3 1 0 4
BASILICATA 0 2 0 2
LAZIO 1 1 0 2
PIEMONTE 2 0 0 2
CAMPANIA 1 0 0 1
EMILIA-ROMAGNA 1 0 0 1
LIGURIA 1 0 0 1
LOMBARDIA 0 1 0 1
UMBRIA 0 1 0 1
VALLE D'AOSTA 0 1 1 1
altro 1 1 1 3
TOTALI 134 89 5 228